Alzi la mano chi non ha mai visto una palestra scolastica chiusa e deserta nel pomeriggio o nei weekend, mentre magari proprio in quel quartiere mancano spazi dove praticare sport. È una situazione che tutti conosciamo, un po' paradossale se ci pensate: da una parte abbiamo strutture pubbliche che rimangono chiuse per gran parte della giornata, dall'altra ragazzi e famiglie che faticano a trovare un posto accessibile per fare attività fisica. Bene, questo scenario potrebbe presto cambiare. L'8 ottobre 2025 la Camera dei Deputati ha approvato all'unanimità, in prima lettura, un disegno di legge che semplifica l'utilizzo delle palestre scolastiche da parte di associazioni e società sportive.
Non è una rivoluzione, certo, ma è un cambiamento importante che potrebbe migliorare concretamente la vita di tanti. Il provvedimento nasce da una proposta parlamentare e ha trovato il sostegno convinto del Governo, in particolare dei Ministri Giuseppe Valditara (Istruzione e Merito) e Andrea Abodi (Sport e Giovani). Il fatto che sia passato all'unanimità è già un segnale interessante: vuol dire che tutti hanno capito che rendere più accessibili gli impianti sportivi scolastici è un'opportunità per tutti, non solo per chi fa sport.
Ma perché questa legge è così importante? Mettiamola così: avete presente quando cercate un corso di basket, pallavolo o ginnastica per vostro figlio e scoprite che la palestra più vicina è a mezz'ora di macchina? O quando una piccola associazione sportiva di quartiere fatica a trovare uno spazio dove allenarsi? Ecco, questo disegno di legge punta proprio a risolvere questi problemi, facilitando l'accesso alle palestre delle scuole per le attività sportive extrascolastiche.
Il Ministro Valditara ha commentato così l'approvazione: "Lo sport è determinante per la crescita degli studenti e per l'educazione a stili di vita sani, al rispetto delle regole e dell'avversario". E ha aggiunto un dato interessante: questo provvedimento si inserisce in un piano di investimenti senza precedenti per lo sport nelle scuole, con uno stanziamento di quasi un miliardo di euro da parte del Ministero dell'Istruzione. Un miliardo di euro è una cifra importante, che dimostra quanto sia centrale il tema dello sport nell'educazione dei ragazzi.
Anche il Ministro Abodi ha voluto sottolineare il valore del provvedimento: "Garantire che gli impianti sportivi scolastici siano messi a disposizione delle associazioni e società sportive, anche al di fuori dell'orario delle lezioni, è non solo questione di infrastrutture, ma di coesione sociale, inclusione e benessere". In pratica, aprire le palestre scolastiche significa creare opportunità per tutti, soprattutto nei quartieri dove gli spazi sportivi scarseggiano. E si richiama persino l'articolo 33 della Costituzione, quello che parla del diritto alla pratica sportiva. Non male come prospettiva.
Ora veniamo al nocciolo della questione: cosa cambia con questa legge? Il punto centrale è che si semplificano le procedure per permettere agli Enti locali, che sono i proprietari delle palestre, di concederle alle associazioni sportive. Prima era necessario l'assenso preventivo della scuola per ogni utilizzo dell'impianto da parte di società esterne. Ora il meccanismo si ribalta: saranno le scuole a dover comunicare eventuali motivi ostativi, legati magari ad attività curriculari o progetti inseriti nel Piano Triennale dell'Offerta Formativa. In sostanza, se la palestra non serve alla scuola in quel momento, può essere utilizzata dalle associazioni sportive senza troppa burocrazia.
Questo approccio è intelligente perché rispetta le priorità: la palestra resta prima di tutto uno spazio della scuola, dedicato alle lezioni di educazione fisica e alle attività inserite nel programma scolastico. Ma quando la scuola non la usa, diventa un bene comune, accessibile alla comunità. È un modo per valorizzare risorse che altrimenti resterebbero sottoutilizzate, e per far sì che gli impianti sportivi pubblici servano davvero al territorio.
Per le famiglie e per chi pratica sport, questa novità può fare la differenza. Pensate a quante associazioni sportive locali potrebbero finalmente avere uno spazio stabile dove allenarsi, senza dover pagare affitti proibitivi o spostarsi continuamente da una palestra all'altra. Pensate a quanti ragazzi potrebbero iniziare un'attività sportiva proprio nella scuola che frequentano o nel quartiere dove abitano, senza costringere mamma e papà a diventare autisti a tempo pieno.
E se state cercando un corso sportivo per voi o per i vostri figli, questo è un buon momento per tenere d'occhio le opportunità che si apriranno. Su Classifica Scuole sarà disponibile a breve la nostra sezione dedicata alle attività sportive dove potrete già trovare e confrontare migliaia di associazioni, palestre e corsi in tutta Italia. Quando queste palestre scolastiche diventeranno più accessibili, ci sarà ancora più scelta, ancora più vicinanza a casa, ancora più possibilità di trovare lo sport giusto senza stress logistici.
Il disegno di legge ora passerà al Senato per la seconda lettura. Se tutto procede bene, presto vedremo queste nuove regole entrare in vigore. E magari quella palestra chiusa che passate ogni giorno tornando da scuola comincerà a riempirsi di voci, palline che rimbalzano e ragazzi che si divertono. Perché alla fine, di questo si tratta: di far sì che lo sport sia davvero per tutti, a partire dai luoghi che già ci appartengono.


