Riforma della scuola 2025: dal Liceo Made in Italy agli istituti tecnici 4+2, tutto quello che i genitori devono sapere

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di Redazione
Famiglie
06/05/2025

Il sistema scolastico italiano sta attraversando una fase di profonda trasformazione che cambierà il modo in cui gli studenti si preparano al mondo del lavoro. La riforma dell'istruzione tecnica e professionale, con il modello 4+2, e l'introduzione del Liceo Made in Italy rappresentano le due novità più significative dell'anno scolastico in corso, già in fase di implementazione, con un'ulteriore estensione prevista per il 2025-2026.

Queste riforme nascono dalla necessità di rispondere a un'esigenza sempre più pressante del mercato del lavoro italiano: colmare il divario tra istruzione e competenze richieste dalle aziende. Secondo i dati del Bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal, la difficoltà nel trovare personale qualificato ha coinvolto il 48% delle assunzioni programmate dalle imprese, con un aumento di 5 punti percentuali rispetto all'anno precedente.

Vediamo nel dettaglio cosa cambierà per gli studenti e come queste riforme potranno influenzare il futuro dei nostri giovani.

La riforma degli istituti tecnici e professionali: il modello 4+2

La riforma degli istituti tecnici e professionali, entrata in vigore ufficialmente il 6 settembre 2024, introduce il modello della "filiera 4+2", una trasformazione che riduce la durata del percorso di scuola superiore da 5 a 4 anni, seguiti da un percorso biennale negli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori).

Come funziona il modello 4+2

Il modello 4+2 offre agli studenti tre opzioni dopo il conseguimento del diploma quadriennale:

  1. Accesso diretto agli ITS Academy: Gli studenti possono proseguire la loro formazione con un percorso biennale altamente specializzato e orientato al mondo del lavoro.

  2. Ingresso nel mondo del lavoro: Il diploma quadriennale è riconosciuto come equivalente a quello quinquennale, permettendo un accesso anticipato al mercato del lavoro.

  3. Iscrizione all'università: Gli studenti possono comunque scegliere di proseguire gli studi universitari, mantenendo tutte le opportunità formative.

La sperimentazione, iniziata nell'anno scolastico 2024-2025, ha coinvolto 172 istituti tecnici e professionali distribuiti in tutta Italia, con una maggiore concentrazione nelle regioni del Nord. Se i risultati saranno positivi, il Ministero dell'Istruzione prevede di estendere il modello a tutte le scuole italiane a partire dal 2026.

Le novità nel curriculum

La riforma non si limita a ridurre la durata del percorso, ma ripensa integralmente l'organizzazione didattica degli istituti tecnici e professionali:

  • Potenziamento delle discipline di base: Più ore dedicate a italiano, matematica e inglese per garantire una solida preparazione generale.

  • Incremento delle materie laboratoriali: Maggiore spazio alla pratica e alle competenze tecniche richieste dal mercato.

  • Flessibilità dei programmi: Le scuole avranno a disposizione quote orarie (dal 15% fino al 44% nell'ultimo anno) da dedicare ad attività legate al territorio e alle specificità locali.

  • Collaborazione con esperti esterni: Professionisti provenienti dal mondo delle imprese potranno insegnare nelle scuole, portando competenze pratiche e aggiornate.

Il concetto di "campus"

Un elemento innovativo della riforma è l'introduzione del "campus", una rete che collega l'offerta formativa degli istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale. Questo sistema integrato mira a creare percorsi formativi coerenti e a facilitare la transizione tra i diversi livelli di istruzione.

Il campus favorirà:

  • La condivisione di laboratori e risorse tra le diverse istituzioni

  • La co-progettazione dei percorsi formativi con le aziende del territorio

  • L'incremento dell'alternanza scuola-lavoro e dei contratti di apprendistato

Il Liceo Made in Italy: valorizzare l'eccellenza italiana

Parallelamente alla riforma degli istituti tecnici, il 2024 ha visto l'avvio del Liceo Made in Italy, un nuovo indirizzo di studi che mira a formare figure professionali capaci di gestire e promuovere le eccellenze italiane nei settori strategici dell'economia nazionale.

Cosa si studia al Liceo Made in Italy

Il curriculum del Liceo Made in Italy si caratterizza per un equilibrio tra materie umanistiche, scientifiche ed economico-giuridiche:

  • Materie giuridico-economiche: 99 ore annuali di diritto e 99 di economia politica, con particolare attenzione all'economia delle imprese e ai mercati internazionali.

  • Materie STEM: Ampio spazio a scienze, tecnologia, ingegneria e matematica con informatica.

  • Discipline umanistiche: Studio approfondito di italiano, storia, filosofia e storia dell'arte, con particolare attenzione al patrimonio culturale italiano.

  • Lingue straniere: Studio di due lingue straniere per facilitare l'internazionalizzazione.

Durante il triennio, particolare attenzione sarà dedicata a materie come economia e gestione delle imprese del Made in Italy, mercati internazionali, modelli di business nei settori dell'arte, della moda e dell'alimentare.

Prospettive dopo il diploma

Il Liceo Made in Italy, pur essendo un percorso liceale, ha una forte connessione con il mondo del lavoro. Gli studenti avranno la possibilità di:

  • Proseguire gli studi universitari, in particolare in facoltà economiche, giuridiche o legate al design e ai beni culturali

  • Accedere a percorsi formativi specializzati nel settore del Made in Italy

  • Entrare nel mondo del lavoro in settori strategici dell'economia italiana

A differenza degli istituti tecnici, il Liceo Made in Italy mantiene la durata quinquennale tradizionale, concludendosi con l'esame di Stato.

Prime valutazioni e risposte degli studenti

A quasi un anno dall'avvio di queste riforme, è possibile tracciare un primo bilancio delle risposte degli studenti e delle famiglie.

Per quanto riguarda il modello 4+2, la sperimentazione ha registrato 1.669 iscrizioni nell'anno scolastico 2024-2025, un numero significativo che testimonia l'interesse verso questo nuovo percorso. Le regioni che hanno mostrato maggiore adesione sono state Lombardia, Veneto e Piemonte, dove il tessuto produttivo è particolarmente ricettivo verso le nuove professionalità tecniche.

Il Liceo Made in Italy ha invece avuto un avvio più cauto, con 375 iscrizioni nel primo anno di implementazione. Questo risultato riflette probabilmente la novità del percorso e la mancanza di una tradizione consolidata, oltre alla tardiva presentazione dell'offerta formativa che in molti casi non è stata inclusa negli open day delle scuole.

Cosa devono sapere i genitori

Se state valutando queste nuove opzioni per i vostri figli, ecco alcuni elementi da considerare:

Pro e contro del modello 4+2

Vantaggi:

  • Ingresso anticipato nel mondo del lavoro o nell'istruzione superiore

  • Curriculum più focalizzato sulle competenze pratiche e tecniche

  • Forte connessione con le aziende del territorio

  • Possibilità di conseguire un titolo tecnico superiore in 6 anni (4+2) anziché 7 (5+2)

Potenziali svantaggi:

  • Necessità di maturare prima la scelta del percorso professionale

  • Programmi più intensi per compensare la riduzione di un anno

  • Sistema ancora in fase sperimentale, con possibili aggiustamenti in corso d'opera

Pro e contro del Liceo Made in Italy

Vantaggi:

  • Formazione che valorizza le eccellenze italiane in settori strategici

  • Equilibrio tra competenze umanistiche, scientifiche ed economiche

  • Preparazione specifica per settori in crescita dell'economia italiana

  • Possibilità di tirocini in aziende del Made in Italy

Potenziali svantaggi:

  • Percorso formativo nuovo, ancora da testare sul campo

  • Necessità di valutare attentamente gli sbocchi professionali

  • Possibile specializzazione precoce in un settore specifico

Come scegliere il percorso giusto

La scelta del percorso di studi è una decisione importante che richiede una valutazione attenta delle inclinazioni e delle aspirazioni del proprio figlio. Ecco alcuni suggerimenti per orientarsi tra le nuove opzioni:

  1. Valutare gli interessi e le attitudini: Il modello 4+2 è particolarmente adatto a studenti con interessi tecnici e pratici, mentre il Liceo Made in Italy può essere una buona scelta per chi combina creatività e interesse per l'economia.

  2. Considerare gli obiettivi a lungo termine: Se l'obiettivo è entrare rapidamente nel mondo del lavoro, il percorso 4+2 offre questa possibilità. Se invece si prevede un percorso universitario, entrambe le opzioni sono valide, ma con specializzazioni diverse.

  3. Esplorare le opportunità locali: Verificare quali scuole nel proprio territorio offrono questi nuovi percorsi e quali collegamenti hanno con le aziende locali.

  4. Partecipare agli open day: Approfittare delle giornate di orientamento per conoscere meglio l'offerta formativa specifica di ciascun istituto.

  5. Consultare i dati occupazionali: Informarsi sugli sbocchi professionali e sui tassi di occupazione dei diversi percorsi formativi.

Conclusioni: una riforma necessaria per il futuro

Le riforme introdotte nel sistema scolastico italiano rappresentano un tentativo di rispondere alle sfide del mercato del lavoro contemporaneo, caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e dalla richiesta di competenze sempre più specializzate.

Il successo di queste iniziative dipenderà dalla capacità di mantenere un equilibrio tra formazione generale e competenze specifiche, garantendo agli studenti una preparazione solida e versatile che permetta loro di adattarsi a un mondo del lavoro in continua evoluzione.

Per i genitori, è fondamentale rimanere informati sugli sviluppi di queste riforme e supportare i propri figli nella scelta del percorso più adatto alle loro inclinazioni e aspirazioni, ricordando che l'obiettivo ultimo dell'istruzione è formare non solo lavoratori competenti, ma anche cittadini consapevoli e realizzati.

Nel contesto di queste trasformazioni, il dialogo tra scuola, famiglie e mondo del lavoro diventa più che mai essenziale per costruire un sistema educativo che risponda realmente alle esigenze dei giovani e della società.